Il lavoro ci rende liberi, e schiavi. Il lavoro è condizione per essere, per fare. E contemporaneamente condizione per subire, gabbia. Sul lavoro possiamo provare interesse, soddisfazione, entusiasmo. Ci buttiamo dando tutto, pensando che sarà per sempre. Ci sveniamo dando amore, amiamo il nostro lavoro, per poi scoprire che finisce. Un amore finisce perché si stoppa, bruscamente. Qualcos’altro prende il suo posto, qualcosa cambia. Uno strappo. Oppure agonizza lentamente. Con grande sofferenza. E più era stato grande, quell’amore, più grande il dolore. E più si lotta per non farlo finire, più è lunga l’agonia. Uno sfibramento tragico. Qualsiasi tipo di amore. Anche per un lavoro, o una cosa che ci appassiona. Amore e dolore viaggiano insieme, uno poco discosto dall’altro. Quando finisce è durissima, però da lì comincia il resto. Buona festa a tutti e a chi soffre per lavoro di più. O devo dire per amore?

0 commenti