Quante infanzie può avere una persona, quante sono. C’è la prima, con la i maiuscola, da quando veniamo al mondo a… quando finiamo le medie? Più o meno. Ma non è l’unica. Ogni volta che cambiamo ruolo, diventiamo da studente a lavoratore, da figli a genitori, da apprendisti a responsabili, nel nuovo spazio siamo infanti, abbiamo da imparare tutto, dobbiamo essere seguiti, e anche arrangiarci. Le nostre infanzie sono molte, una per ogni tappa nel processo di crescita. A partire dalla prima, fondamentale, quand’è che sono felici? Forse quando non siamo esposti troppo presto o troppo tardi al dolore, fisico o psichico. Troppo presto ci rende distanti, troppo tardi incapaci. Ma le variabili sono troppe, non è possibile dosare perfettamente. Anche far fronte a quel che c’è fa parte del crescere.
Penso che questa sia una parte importante del ruolo di chi guida, genitore, insegnante, capo, proteggere ma non troppo, per quanto si riesce, e poi trasmettere fiducia, anche se il tragitto non sarà perfetto le risorse per crescere le troverai.
Nella foto: io un attimo prima che la vita mi facesse fare un cambio di ruolo, una nuova responsabilità, un altro apprendistato.
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