
Dalle profondità di chissà quale cassetto è sbucata questa vecchia foto, un cimelio. E guardando la me di neanche vent’anni a una festa di carnevale mi sono ricordata che all’epoca non avevo le idee molto chiare, su chi volevo essere o su quello che volevo fare. Ma un desiderio forte ce l’avevo, o un obiettivo: vivere senza troppi rimpianti, arrivare in fondo e guardando indietro non trovarmi a disperare per le occasioni perse o per come era andata.
E così è da un po’ di giorni che ci penso, per ora ci sono (abbastanza) riuscita?
Credo che per vivere senza troppi rimpianti le nostre tante vite – quella degli affetti, quella del lavoro, quella delle amicizie, o dello sport, o… – siano importanti due capacità, non facili ma appunto molto utili. La prima è saper rischiare, almeno un po’ o anche più di un po’. A certe svolte bisogna buttarsi, giocarsi quel che si ha, se no si finisce per forza a rimpiangere quel che non abbiamo avuto il coraggio di fare. E la seconda capacità è sapersi perdonare, almeno un po’. Gli errori di ingenuità, le decisioni sbagliate e le cavolate, i fallimenti e ciò che ci ha fatto star male, o che ha fatto soffrire qualcun altro. Perdonare intendo vedere tutti i passi falsi e gli scivoloni come parte di una evoluzione, e comunque inevitabili se si rischia qualcosa.
E insomma sì, finora non ho troppi rimpianti. C’era del potenziale in quella ragazza che ballava a una festa, una possibilità che oggi si è in certa misura realizzata. Certo, aver ancora neanche vent’anni… questo sì non mi dispiacerebbe 🙂
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